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Cronaca

Parte il doposcuola in ritardo e non definitivo, i genitori e l'opposizione protestano

Anche nelle sei scuole rimaste escluse dall'assegnazione della cooperativa nel bando per il doposcuola è finalmente stato attivato il servizio, ma i genitori sono sul piede di guerra

Il caso "doposcuola" è destinato a fare ancora rumore. Nonostante l'avvio del servizio anche per gli istituti rimasti inizialmente scoperti (di Toppo Wassermann-Pascoli, Garzoni-Montessori, Girardini, Alberti, Pellico e Rodari, che hanno iniziato il doposcuola mercoledì 25 settembre), le polemiche sono destinate a non esaurisi.

I fatti

Ieri, venerdì 27 settembre, una rappresentanza di genitori si è infatti presentata nell'aula del consiglio comunale per protestare rispetto alla gestione della situazione da parte del Comune di Udine. La responsabilità del ritardo, infatti, è ricaduta tutta sull'assessorato all'Istruzione ritenuto colpevole non solo della mancata puntuale comunicazione verso i genitori, ma anche del disservizio.

La protesta

A farsi portavoce della protesta dei genitori è stata una mamma, che ha spiegato come per sopperire alla mancanza dell'attivazione del servizio, e in mancanza di nonni a dare una mano, abbia dovuto chiedere permessi lavorativi e contattare in fretta e furia una babysitter che si occupasse dei figli.

L'opposizione

La minoranza in consiglio comunale ha cavalcato la situazione, prima criticando a mezzo stampa l'operato di Asia Battaglia, assessore all'Istruzione, poi presentando una question time firmato da tutti i capigruppo. Tra i più combattivi il consigliere ed ex candidato sindaco Enrico Bertossi, che già dieci giorni fa aveva presentato un'interrogazione in consiglio comunale chiedendo spiegazioni sul disservizio. 

La soluzione

Attualmente, dunque, il servizio è partito ricorrendo a una soluzione temporanea. Il che significa che le famiglie non avranno la certezza della continuità finché il bando non sarà riaperto e fissato fino a fine anno scolastico. Nel frattempo la giunta sta studiando, sotto richiesta delle famiglie e dell'opposizione, un sistema di rimborsi tenendo conto dei giorni in cui gli alunni delle sei scuole interessate hanno effettivamente fruito del doposcuola, della pre e post accoglienza.

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